Verso modelli post-capitalistici
Alla
ricerca di modelli alternativi all'ipercapitalismo
per una società più giusta ed equa!
Contro
la miseria e la schiavitù del modello imperante!
Diagnostica - I fondamentali: Le grandi patologie
La
“CRIMINOMICS”: ovvero l’economia
criminale, l’economia che uccide.
E mentre i sacerdoti del neoliberismo urlano: “attuazione, attuazione,
attuazione”[1],
riferendosi alla necessità di attuare urgentemente le riforme italiane
attualmente in cantiere, assistiamo alla più grande restaurazione “neo-feudale”
della storia del mondo occidentale degli ultimi, almeno, duecento anni.
Questa restaurazione è ben rappresentata da quanto ha dichiarato Buffet: ‟C’è una lotta di classe, è vero, ma è la mia classe, la classe ricca,
che sta facendo la guerra, e stiamo vincendo.” [2]
La lotta di classe citata da Buffet non è più quella che vede
fronteggiarsi il “padrone” con l’“operaio”, è una lotta portata avanti dalla
“mega-macchina” in grado di produrre a destra e manca forme vecchie e nuove di
violenza e di guerra.
Sono le guerre valutarie, del petrolio, quelle commerciali e
tecnologiche, dello spread e del debito che si mischiano, si stratificano e si
rinforzano con quelle etniche e demografiche, in un pianeta troppo stretto per
soddisfare troppa gente ad “avidità crescente”.
Con queste guerre si impoveriscono le masse, mentre si arricchiscono
tutti quelli che hanno forza e capitale per sfruttare le opportunità del nuovo
darwinismo globale: nascono e si rinforzano nuove plutocrazie
post-moderne.
E la plutocrazia è la più grande minaccia per la democrazia e per
l’emancipazione delle masse e degli oppressi.
Non si vuole criminalizzare il denaro[3] in
quanto tale, ma si vuole semplicemente ribadire che il denaro di fatto
determina il potere e se il denaro si ottiene da attività criminali,
allora la società subisce una profonda metamorfosi che ci riporta ad un tempo
medioevale e feudale.
E’ una restaurazione che si alimenta e trae la propria linfa dal tipo di
guerre sopra citate e da quella che definisco la “Criminomics”= l’economia del
crimine.
Flash, istantanee ed abbagli dal labirinto post-moderno:
Esempio di notizie di un
anno qualsiasi…
<<Maxi tangente da un
miliardo a politici e intermediari Eni sott’accusa sulla Nigeria
Per i pm di Milano illecito il
pagamento della concessione>>. (La repubblica – 12/9/2014);
<<Eni, lo scandalo delle
accise truccate “Evasione milionaria per creare fondi neri”
I pm scavano sulla gestione
dell’era Scaroni indagati i dirigenti della divisione Refining.>> (La
Repubblica – 1/10/2014)
<<Una “gola profonda” inchioda
la Fed
Ex funzionaria della Banca
centrale americana accusa: “La Federal Reserve era succube di
Goldman Sachs” E per
dimostrarlo consegna alla radio la registrazione di ore di riunioni degli
ispettori. La donna era stata licenziata.>> (La repubblica – 27/9/2014)
<<Fatture gonfiate su
2mila interventi” ancora guai per Mastrapasqua
Roma, nuova inchiesta
sull’Ospedale Israelitico Gli indagati accusati di falso e truffa
aggravata.>> (La repubblica – 30/9/2014)
<< “Rischi di corruzione
nello Sblocca-Italia”
Allarme di Bankitalia sulle
deroghe previste dal provvedimento del governo, mentre Cantone parla di
pericolo di riciclaggio Anche l’Antitrust è critico: le norme sulle concessioni
autostradali hanno aspetti anti-concorrenziali che vanno corretti.>> (La
repubblica – 1/10/2014)
<<L’inchiesta
Finanziamenti destinati alle Regioni per investire in mestieri innovativi e sui
giovani. Gestiti da Promuovitalia e finiti in parte nelle tasche di imprese
amiche che usavano manodopera a basso costo. Nel mirino il braccio operativo
dell’Enit, in liquidazione, al centro di tre indagini della procura di Roma
Sessantenni assunti come apprendisti lo spreco da 90 milioni dei fondi per il
turismo.>> (La Repubblica 21/10/2014).
<<La
cupola dell’Expo “Da Greganti a Frigerio la tela dei rapporti con sinistra e
destra”.>> (La Repubblica 22/10/2014)
<<Maxi-frode delle coop,
caccia alle tangenti
Roma, la Finanza: due miliardi
evasi dal consorzio per le pulizie Gesconet Appalti anche con Camera e
Poste.>> (La Repubblica 22/10/2014)
<<Maria del Rosario,
nickname Felina, uccisa perché denunciava i trafficanti su Internet. La foto
del suo cadavere è stata postata dai killer. Con il messaggio: “Non fate il mio
stesso errore”. Accade in Messico, dove le mafie della coca fanno strage di
blogger e giornalisti. In settembre sono stati rapiti 43 studenti, è esplosa la
protesta. Ormai la rabbia corre sui social network, segno che il Paese non ce
la fa più a sopportare intimidazioni e ricatti.>> (La Repubblica
24/10/2014)
<<La truffa dei treni
più cari del mondo - Puglia, 25 convogli usati acquistati in Germania a 900
mila euro, poi ristrutturati in Polonia per 22 milioni “Società fantasma dietro
l’affare: sospette tangenti a politici”. La Regione: “Ferrovie Sud Est da
commissariare”>> (La Repubblica 26/10/2014)
<<I diamanti mettono
all’angolo Hsbc: frode Il Procuratore federale belga sta indagando sul colosso
bancario inglese anche per “organizzazione criminale” Una sua filiale avrebbe
aiutato clienti facoltosi ad evadere le tasse grazie a società offshore e a
riciclare miliardi.>> (La Repubblica 18/11/2014)
-0-
Le CRIMINALITÀ
vanno all’arrembaggio del labirinto
post-moderno e le notizie che ne pubblicizzano le vicende sono talmente
frequenti e numerose che non ti lasciano nemmeno più il tempo di ragionarci su,
di chiederti il perché e il come sia stato possibile.
Forse
ci siamo assuefatti, ci siamo abituati a “digerire” il crimine, abbiamo
alzato il livello di tolleranza….
Siamo talmente
assuefatti al crimine che “tutto fa brodo” o meglio “tutto fa P.I.L.”:
<<(…)L’inclusione di specifiche attività
illegali nei conti nazionali: principi, fonti e risultati.
Come già accennato, l’inclusione di specifiche
attività illegali nella stima dei conti nazionali (e quindi nel Pil) è una decisione
che è stata presa a livello europeo e rende operativo, con modalità comuni tra
gli Stati membri, il principio presente nel Sec già a partire dalla versione
del 1995 , secondo il quale i calcoli che esprimono il reddito di una nazione
devono essere esaustivi e, quindi, tenere conto anche di attività vietate dalle
leggi nazionali ma che hanno caratteristiche di scambio volontario tra soggetti
economici. Poiché questo concetto di attività illegale può prestarsi a
interpretazioni diverse, stanti anche le differenze tra paesi nello status
legale di alcune di esse, il primo elemento che è stato concordato in sede
europea è quello delle tipologie di attività da prendere in considerazione: la lista comprende esclusivamente il
traffico di sostanze stupefacenti, i servizi della prostituzione e il
contrabbando (di sigarette o di alcol). Da questo punto di vista, si deve
sottolineare che la modifica introdotta non può essere definita in alcun modo
come inclusione nella misurazione del Pil dell’economia criminale né, in
generale, dell’insieme di transazioni monetarie corrispondenti a comportamenti
illegali. Le attività illegali sono praticate da soggetti con forti incentivi a
occultare il proprio coinvolgimento, sia come produttori sia come consumatori:
ciò, evidentemente, rende molto incerto il carattere delle quantificazioni dei
flussi economici da esse attivati. Pertanto l’Eurostat ha fornito linee guida
sulle metodologie di misurazione dell’impatto economico delle tre tipologie di
attività ora considerate nel Pil. Tali indicazioni riflettono la necessità di
adottare criteri di prudenza e di utilizzare assunzioni semplificatrici il più
possibili comuni ai diversi stati membri, utili per evitare forti disomogeneità
nazionali nella stima.>> (Fonte: “Il ricalcolo del P.I.L. per il 2011,
Istat - 9/11/2014)
… Ma non tutti sono
assuefatti a questo stato di cose e lo denunciano con forza:
<<(…) 53. Così come il
comandamento “non uccidere” pone un limite chiaro per assicurare il valore
della vita umana, oggi dobbiamo dire “no a un’economia dell’esclusione e della
inequità”. Questa economia uccide.
Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano
ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in borsa. Questo è esclusione. Non si può più
tollerare il fatto che si getti il cibo, quando c’è gente che soffre la fame. Questo è inequità. Oggi tutto entra nel
gioco della
competitività e della
legge del più forte, dove il potente
mangia il più debole. Come conseguenza di questa situazione, grandi masse
di popolazione si vedono escluse ed emarginate: senza lavoro, senza
prospettive, senza vie di uscita. Si considera l’essere umano in se stesso come
un bene di consumo, che si può usare e poi gettare. Abbiamo dato inizio alla cultura dello “scarto” che,
addirittura, viene promossa. Non si tratta più semplicemente del fenomeno dello
sfruttamento e dell’oppressione, ma di qualcosa di nuovo: con l’esclusione resta colpita, nella sua stessa radice, l’appartenenza
alla società in cui si vive, dal momento che in essa non si sta nei bassifondi,
nella periferia, o senza potere, bensì si sta fuori.>> (Fonte: “Evangelii
Gaudium” di Papa Francesco, 2013)
Con queste affermazioni: “Questa economia uccide.”, “Questo è esclusione.” e “Questo
è inequità.” non si lascia scampo alla completa condanna del modello e
sistema neoliberista-ipercapitalista-globalizzato anche da parte dell’attuale
Papa Francesco, un Papa che mi sembra differenziarsi nettamente da quelli che
lo hanno preceduto per la difesa dei poveri e degli ultimi della scala sociale.
La condanna di questo sistema è forte:
Ø l’economia dei
signori della speculazione finanziaria,
Ø l’economia dei
signori della guerra,
Ø l’economia dei
signori del traffico di uomini e di stupefacenti,
Ø l’economia dei
signori della corruzione,
Ø
l’economia dei signori dell’inquinamento ambientale, ecc.,
ma tutte queste “economie” sono vieppiù potenti,
dominanti e predatorie.
<<(…)
Il capitalismo però non premia solo i creatori e i makers, ma anche i takers e
i predatori: persone e aziende che si nutrono del valore prodotto dagli altri
senza dare alcun contributo significativo. La rapacità è parte integrante della
sua quotidianità (…)>>[4]
Sono queste “economie” che io catalogo nell’ambito
della “CRIMINOMICS” per significare che non siamo più semplicemente di
fronte a fatti isolati o sporadici, ma a veri e propri modelli sistemici di
criminalità organizzata su scala nazionale e globale.
Immagine 1)
Immagine 2)
Immagine 3):
Fonte:
immagini 1,2,3 tratte da “PWC’s 2014 Global Economic Crime Survey”
La forza della “Criminomics” su scala globale, dotata
di super sistemi tecno-scientifici, sta contribuendo a generare profonde
modifiche nell’assetto delle nostre società ed è in grado, insieme alle altre
forze patogene sinora considerate, di trasportarci dal mondo post-moderno
attuale ad un mondo neo-feudale
globalizzato.
E’ la metamorfosi della globalizzazione in cui
l’emancipazione delle masse si sta trasformando in profonda esclusione e
marginalizzazione non solo per effetto dei nuovi sistemi “legali” di
regolazione del rapporto tra capitale e lavoro, ma anche per quelli generati da
illegalità diffusa e sistemica.
E’ pleonastico ribadire che con elevati e diffusi livelli di criminalità,
le istituzioni e i valori democratici vanno a farsi benedire.
1 marzo 2015
Antonello B.
[1]
Vedi Slogan di Gurria Angel Oecd ultimo survey sull’Italia.
[3]
"Quando il denaro
diventa un idolo, comanda le scelte dell'uomo. E allora rovina l'uomo e lo
condanna". Papa Francesco ha ripetuto la sua forte denuncia contro il
capitalismo nel discorso rivolto a 7 mila soci della Confcooperative presenti
oggi nell'Aula Nervi, citando Basilio di Cesarea, Padre della Chiesa del IV
secolo, ripreso poi da san Francesco d'Assisi, che diceva "il denaro è lo
sterco del diavolo". "Ma - ha aggiunto Francesco - per fare tutte le
cose che fate ci vuole denaro!". Secondo Bergoglio, infatti, "il
denaro a servizio della vita può essere gestito nel modo giusto dalla
cooperativa, se però è una cooperativa autentica, vera, dove non comanda il
capitale sugli uomini ma gli uomini sul capitale" (Fonte R.It –
28/02/2015)
[4]
“L’ape e la locusta – Il futuro del capitalismo tra creatori e predatori”,
Geoff Mulgan – Codice Edizioni - 2014



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