Verso modelli post-capitalistici
Alla
ricerca di modelli alternativi
all'ipercapitalismo
per una società più giusta ed equa!
Diagnostica - I
fondamentali: Le grandi patologie
La
grande metamorfosi:
Verso
un NEOFEUDALESIMO IPERCAPITALISTICO POST-MODERNO?
Le metamorfosi patogene quali ad esempio:
Ø la separazione tra economia reale, economia finanziaria e società;
Ø le mega-disuguaglianze;
Ø la precarietà;
Ø la religione neoliberista e del dio mercato;
Ø la lobotomizzazione della democrazia;
Ø la crescita ed accumulazione perpetua del debito;
Ø la crescita ed accumulazione perpetua del capitale;
Ø il finanzcapitalismo globale;
Ø l’Europa mercatista e tedesca;
Ø l’ideologia neolibertista;
Ø la demolizione dello stato sociale;
si sono stratificate nel corso di questi ultimi decenni e hanno contribuito
a forgiare il labirinto post-moderno che
giorno dopo giorno svela il meglio di sé.
E mentre nell’ex-Bel Paese la logorrea “sale agli irti colli”, tra un
emendamento e l’altro, in cui si consumano le nuove forme legislative dei “job-acts”
e degli ”Italicum“, nuovi eventi ci incalzano e ci spingono in avanti verso
luoghi che sembrano sconosciuti, ma che a guardarli bene da vicino appaiono come luoghi e
circostanze molte antiche…
Flash, istantanee ed abbagli
dal labirinto post-moderno:
Guerre
economiche…
<<Per
Roubini il 2015 sarà un anno da incubo. A prevalere saranno le
diseguaglianze tra i vari Paesi. Solo gli Usa cresceranno mentre Cina, Giappone
ed Europa continueranno a dibattersi nelle rispettive crisi.>>
La Repubblica, venerdì 2
gennaio 2015
<<Si
può ancora uscire dall’euro? Meglio il disastro o la morte per soffocamento?
I due scenari possibili secondo l’economista Salvatore Biasco. >>
la Repubblica, lunedì 5 gennaio 2015
<<Continua
la guerra del greggio, l’Arabia Saudita non cede e fa di tutto per
spingere fuori lo shale gas. E se gli aumobilisti Usa fanno festa, Wall Street
non è felice, così come l’ex moglie del petroliere Hamm che potrebbe non
ricevere il miliardo di mantenimento causa crisi.>>
La Stampa, martedì 6 gennaio 2015
Guerre
ambientali e climatiche
<<Il
2014, l’anno più caldo di sempre. Battuto anche il record del Niño>>
La Stampa, mercoledì 7 gennaio 2015
Guerre demografiche, etniche…
<<Viaggio
fra le rovine di Bengasi. La città della Primavera libica devastata da bombe
e scontri tra milizie.>>
Corriere della Sera, lunedì 5 gennaio 2015
<<Quei
borghesi siriani, traditi dal regime e dai ribelli, costretti a fuggire
sui barconi per lasciarsi alle spalle un paese di cadaveri e di orfani, che
nega loro ogni forma di civiltà. E non importa se sono ricchi, benestanti o
poveri.>>
La
Stampa, lunedì 5 gennaio 2015
<<La Siria svuota. Un quinto degli
abitanti è fuggito. Chi per paura, chi per non perdere la propria dignità.
Intanto però i paesi confinanti sono al collasso e il Labano chiude la
frontiera.>>
La Stampa, martedì 6 gennaio 2015
<<I
profughi nel mondo sono 16,7 milioni. In Italia sono aumentati del 400
per cento. L’era dei sans papier>>
Corriere della Sera, lunedì 5 gennaio 2015
<<La
battaglia navale dei clandestini. Migliaia di persone viaggiano
illegalmente nel Mediterraneo, e non su gommoni ma su traghetti o mercantili.
Rischiando ecatombe e terrorismo.>>
Il Foglio dei Fogli, lunedì 5 gennaio 2015
<<In
un’inchiesta Repubblica ricostruisce il traffico di esseri umani. Dal
primo approccio su Facebook al contatto con uno degli organizzatori dei viaggi
della speranza. Per salire sul barcone della morte servono 6mila dollari ma i
bambini non pagano. E poi garantisce: «Nella nave c’è tutto quel che serve. I
posti per dormire sono separati: c’è uno spazio per gli uomini e per le donne.
A ognuno verrà dato un cuscino e una coperta, il resto sarà fornito a
bordo>>
la Repubblica, lunedì 5 gennaio 2015
Guerre di mafia e di corruzione…
<<Corruzione,
evasione, infrazioni... Tutti i record dell’Italia, il Paese europeo con
più leggi e col più alto tasso di illegalità.>>
il
Fatto Quotidiano, venerdì 2 gennaio 2015
<<Le
grandi famiglie dell’ndragheta che comandano Milano. Frequentano i
salotti buoni, vanno a cena con la politica, ma sulle loro spalle pesano
decenni di carcere eppure sono liberi. Liberi di trafficare in armi e droga
o di uccidere>>
il Fatto Quotidiano, lunedì 5 gennaio 201
Mi fermo qui? Al 6 gennaio 2015? E se andassi avanti, magari di un solo
giorno?
Sì andiamo pure avanti, salutiamo il nuovo giorno il 7 gennaio 2015
…
Armati di kalashnikov nella sede del settimanale
satirico. Due killer sarebbero tornati da poco dalla guerra in Siria.
Uccisi 8 giornalisti, 2 agenti, un ospite e il portiere dello stabile. Cinque
feriti gravi, ma non più in pericolo di vita. Hollande: "È terrorismo”.>>
(La repubblica 7 gennaio 2015).
Ora mi fermo qui, anche se potrei continuare con pagine e pagine con questo tipo di notizie che ci bombardano quotidianamente. Siamo assuefatti? NO! Siamo scandalizzati, indignati e non solo…..
E’ chiaro che il trait d’union che lega questi eventi è la VIOLENZA, il NICHILISMO e il CINISMO.
Ma la violenza, il nichilismo e cinismo sono gli effetti e non le cause. Le cause vanno
ricercate nell’Hibris che sembra aver sostituito il rispetto
del limite in tutte le sue forme: biologiche, politiche, sociali.
Questi fatti non fanno altro che rendere ancora più avvelenato il mondo che ho metaforicamente rappresentato con il labirinto post-moderno.
Un labirinto in cui la violenza assume oggi tutte le possibili forme, gassose, liquide, solide e metafisico-trascendenti e che può contare sulle leve scientifiche e tecnologiche mai viste in passato.
E’ in questo labirinto che le balle (ideologie e dogmi) si trasformano in bolle, le bolle in bubboni, i bubboni in patologie, le patologie in ferite e fratture, le ferite, in violenza, la violenza in distruzione e la distruzione in un mondo di “scarti post-umani”.
Un mondo di “scarti post-umani” in cui i lager non sono più semplicemente
luoghi fisici ben delimitati dove il carnefice si diletta con gli strumenti di
genocidio che la scienza e la tecnica gli offre, tempo per tempo, per
ingegnerizzare il suo sterminio, ma luoghi estesi e “liquidi” che si espandono
sino a coprire intesi paesi e nazioni.
Siamo di fronte ad una metamorfosi dei lager? Da lager locali a nuove
forme di lagerismo globale?
E’ questa la direzione del progresso post-moderno del mondo liquido?
E’ questa la direzione del progresso post-moderno del mondo liquido?
Vedremo!
Intanto se il buon giorno si vede dal mattino, possiamo dire che il primo mese di questo 2015 è stato molto esplicito, sbattendoci in faccia nuove e vecchie forme di violenza estesa.
In un mondo in cui nel 2016 si prevede che:
<<Oxfam: nel 2016 l'1% della popolazione mondiale sarà più
ricco del rimanente 99%
Analisi-denuncia dell'Ong alla vigilia del Forum di Davos: dal
2009 al 2014 il patrimonio dei nababbi è passato dal 44% al 48% della ricchezza
globale.>>
(La Repubblica E&F – 19 gennaio 2015).
(La Repubblica E&F – 19 gennaio 2015).
La salute del nostro labirinto migliorerà o peggiorerà con questa mega concentrazione delle ricchezze?
Cosa potremo aspettarci ancora se dovremo convivere ed accettare questo
nuovo ipercapitalismo neo-feudale?
Antonello B
7/02/2015


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