Verso
modelli post-capitalistici
Alla
ricerca di modelli alternativi all'ipercapitalismo
per una società
più giusta ed equa!
Diagnostica
- I fondamentali
Le
grandi patologie: IL
FINANZCAPITALISMO: qualche spunto in più.
LA
FINANZA SENZA LIMITI, SENZA CONFINI E SENZA INIBIZIONI!....
….ma IL TROPPO
STROPPIA!
-o-
<<A
partire dagli anni '80 del secolo scorso, il capitalismo ha imboccato
la strada di una finanziarizzazione totalitaria di se stesso e del
mondo intero. Per questo è stato chiamato finanzcapitalismo da molti
autori. Esso rappresenta lo sviluppo di un nuovo regime di produzione
capitalistico il cui motore centrale sono i mercati finanziari. (…)
Qui basterà ricordare che in esso, quale principio supremo, la
creazione di denaro per mezzo di denaro ha preso il posto della
produzione di merci per mezzo di merci. (…)
Essa
(la crisi finaziaria – ndr) non appare dovuta ad errori tecnici del
sistema bancario o delle autorità monetarie, ovvero a sviluppi e
incidenti di percorso che nessuno poteva prevedere. E' piuttosto
dovuta al fatto che il capitalismo dei mercati finanziari reca in sé
degli squilibri strutturali che il normale funzionamento del sistema
genera e fa aumentare sino a quando questi esplodono. E' la normalità
stessa del sistema ad alimentare la sua degenerazione.>>1
-o-
Le
grandi patologie rendono il “Labirinto” sempre più paludoso,
pieno di sorprese, buche, fratture e baratri2.
Noi, quando ci avviciniamo sulla soglia di queste “Fratture”,
proviamo un senso si smarrimento, di vertigine e paura, mentre per
altri la situazione è diametralmente opposta: per questi ultimi la
situazione è ottima, ci si trovano proprio bene ed a proprio agio,
riuscendo a sfarinare performance di “business” da 6/9 cifre e
forse più. It's the global business, stupid!!
Per
dirla con Bauman è come se il mondo oggi fosse abitato da due
specie distinte di umani, gli abitanti del primo mondo e
quelli del secondo mondo:
<<Per
gli abitanti del primo mondo
– il mondo extraterritoriale, sempre più cosmopolita, degli uomini
di affari globali, dei manager della cultura globale, degli
accademici globali – i confini statali sono aperti, e sono
smantellati per le merci, i capitali e la finanza. Per gli abitanti
del secondo mondo, i
muri rappresentati dai controlli all'immigrazione, dalle leggi sulla
residenza, dalle “strade pulite” e dalla “nessuna tolleranza”
dell'ordine pubblico, si fanno più spessi, si fanno più profondi i
fossati che li separano dai luoghi dove aspirerebbero ad andare e dai
sogni di redenzione, mentre tutti i ponti, appena provano ad
attraversarli, si dimostrano ponti levatoi. I primi viaggiano quando
vogliono, dal viaggio traggono piacere (specialmente se viaggiano in
prima classe o con aerei privati), sono indotti a viaggiare e vengono
pagati per farlo e, quando lo fanno sono accolti con il sorriso del
benvenuto e a braccia aperte. I secondi viaggiano da clandestini,
spesso illegalmente. Accade ancora che paghino per l'affollata stiva
di barche puzzolenti e rabberciate più di quanto gli altri non
paghino per il lusso dorato della “classe affari”. Ciononostante
li si guarda con disprezzo e, se la fortuna non li assiste, vengono
arrestati e immediatamente deportati al primo arrivo>>3
Questo
labirinto è stato profondamente modificato e reso più instabile dal Finanzcapitalismo, dalla finanziarizzazione ipertrofica del mondo
postmoderno.
Per
il Prof. Gallino (cfr opera citata in nota), le istituzioni che hanno
architettato e definito (e che definiscono tutt'ora) il
finanzcapitalismo sono principalmente tre:
- Banche multinazionali (bank holding company - too big to fail);
- Banche ombra (Shadow banking);
- Investitori istituzionali.
Questa
macchina finanziaria si basa alcuni assiomi fondamentali:e processi
funzionali che Gallino indica chiaramente:
-
assiomi:
<< (...)
che lo sviluppo continuativo del Pil per almeno 2-3 punti l'anno è
indispensabile anche alle società che hanno raggiunto un
soddisfacente stato di benessere , al mero scopo di continuare ad
assicurarselo.A tale scopo è quindi necessario un proporzionale
aumento annuo dei consumi, ottenuto producendo bisogni per mezzo di
merci e comunicazioni di massa.>>
-
processi:
<< I
tre processi la cui esistenza e i benefici effetti non ammettono
discussione si possono così compendiare:
- i mercati sono perfettamente capaci di autoregolarsi;
- il capitale affluisce senza fallo né ritardi dove la sua utilità risulta massima;
- i rischi (quali che siano: di insolvenza, di caduta dei prezzi, di variazione dei tassi di interesse, ecc.) sono integralmente calcolabili , per cui a ciascun livello di essi corrisponde un giusto prezzo dell'entità di riferimento.>>4.
Abbiamo
avuto, circa sette anni fa, un “troppo” che è “stroppiato”
, prima negli USA5,
con lo scoppio della bolla immobiliare e dei mutui
sub-prime del 2007 e con il fallimento della Lehman Brothers
del settembre 2008 e, poi, nel resto del mondo. Ne è derivata una
crisi finanziaria di natura sistemica globale , grazie ai
meravigliosi meccanismi di iperfinanza ingegnerizzata, del shadow
banking, dei junk bonds, degli hedge funds e di tutte le altre
diavolerie di strumenti finanziari OTC e non OTC più o meno
sofisticati e complessi generati della menti super-matematiche dei
grandi centri finanziari del mondo occidentale.
Menti
che hanno generato super rich men, ma anche super rischi che
hanno, a loro volta determinato la creazione di super piattaforme di
“risk management”.
Prima
ci ingegniamo ed industriamo per creare le “trappole” e
poi cerchiamo di capire dove le abbiamo distribuite, come e se
funzionano veramente. Il problema è che il test di funzionamento di
queste mega trappole lo si fa sulla pelle degli “umani” e del
sistema nel suo complesso, infatti l'approccio sperimentale condotto
nei laboratori artificiali non funziona in economia e nei modelli di
ingegneria politico-sociale e quando il danno è fatto è fatto, è
reale e non limitato a qualche topo o insetto utilizzato
nell'esperimento.
Ma
quale è stata la formula alchimistica che ha fatto detonare la
bomba (prodotto la grande trappola) tradottasi nella GRANDE CRISI?
Molte
sono le cause che hano portato alla detonazione, ne ricordo solo
alcune:
- eccessivo indebitamento e eccessiva concessione di mutui per la casa;
- sviluppo patologico, a partire dagli anni '90, della finanza mondiale;
- regolamentazione carente dei mercati finanziari;
- eccessivo utilizzo della leva finaziaria da parte delle istituzioni finanziarie;
- ascesa dell'ideologia e delle politiche neoliberali (vedi la famosa coppia di ferro Ronald Reagan Margaret Thatcher);
- politica monetaria della Fed che ha contribuito non da poco a creare la cosiddetta Nuova Architettura Finanziaria (Nfa)6
- Invenzione di prodotti finanziari “complessi”, “strutturati” e “sintetici” ecc.;
- Finanziamenti/prestiti predarori (“predatory leanding)7;
- Sistemi delle porte girevoli (Sliding doors);
- Massimizzazione del valore della capitalizzazione per gli azionisti (value stakeholders);
- Cartolarizzazioni fiume su scala planetaria;
- Investimenti finanziari di natura meramente speculativa;
- “Fusionite” (M.&A.), concorrenza distruttiva e cpacità produttiva in eccesso;
- Sistemi incentivanti che hanno diffuso nei manager la cultura dell'irresponsabilità;
- titoli spazzatura (junk and toxic bonds)
- ...
Quella
che è stata definita la seconda più grave crisi stistemica della
storia dell'uomo su questo pianeta (LA GRANDE CRISI) avrebbe
dovuto costituire il presupposto per la dichiarazione
definitiva di fallimento del modello imperialistico- ipercapitalista
che ha caratterizzato la storia del '900, ed in particolare
dell'ultimo trentennio del mondo (occidentale e non).
Ma
la profezia marxista (ed altri), pur con molto ritardo, non si è avverata neppure ora, non si è tradotta in realtà … anzi
l'ipercapitalismo, con la sua mega-macchina finanziaria è più
tronfio che mai e veleggia su oceani di denaro alla ricerca di nuove "Itache".
Perchè
di tutto questo? Essennziamente, anche se in termini forse
semplicistici, perchè la nostra civiltà, se può essere ancora
definita tale, ha abbracciato il fondamentalismo religioso del dio
Mercato.
Il “dio Mercato” ha partorito la “dea Finanza” ed il rapporto è ormai divenuto completamente incestuoso. Questi dei sono stati originati della religione del neoliberismo dell'ultimo trentennio che ha trasformato, manipolato, plagiato il sistema su scala globale e che continua a dettare le regole del gioco del labirinto sociale, politico ed economico nel quale siamo immersi ed imprigionati.
E'
proprio nel campo della finanza che la religione del dio mercato ed
il conseguente totalitarismo neoliberista hanno stravinto!
In
questi ultimi anni abbiamo riscoperto il demone della paura dei
crolli finanziari e del rischio di fallimento. Se ci riferiamo solo
all'Italia dall'inizio della crisi le aziende che hanno chiuso i
battenti sono.... (Dati confindustria e camere di commercio)
...la paura dei fallimenti:“Made in Italy: dall’inizio della crisi fallite circa 50 mila imprese” 8
...e la
paura del default degli stati...
... ecc. ecc...
Forse
è' tutto merito (paradossalmente) della dea finanza che ha la
potenza di scatenare tempeste, sollevare montagne, fa scoppiare bolle
speculative e con un click trasformare carta in ricchezze
inestimabili e con un altro click spazzarle via!
La
dea finanza non discerne tra mezzi e fini, non ha tempo di fare esame
di coscienza: la velocità cibernetica dei bit che trasportano
miliardi di dollari da un angolo all'altro del pianeta non le
consentono di prendere respiro e, forse, non ha proprio bisogno di
respirare essendo una mega-macchina completamente scissa dal mondo
reale. Essa non ha vincoli biologici e quelli normativi molto spesso
li elude; trasforma gli eventuali rischi e restrizioni in nuove
opportunità e in nuovi prodotti dell'alchimia
ingegneristico-finanziaria.
Se
l'economia reale non riesce più a crescere, se i livelli di
accumulazione capitalistica del mondo solido non sono più' in grado
di dare dei ritorni adeguati che possano soddisfare l'avidità
crescente, allora cresciamo con la finanza.
E
la finanza cresce, cresce....
Ma
fino a che punto vogliamo farla crescere?
Quale
crescita deve essere considerata ottimale e per chi?
Pensiamo
che continuando a pompare denaro nei megacircuiti del cyberspazio si
ottengano benefici sostenibili e durevoli per il 99% o solo per l'1%
o per lo 0,1%.
Un
tempo, all'epoca dell'economia mista, i meccanismi di trasmissione
della politica monetaria potevano giocare un certo ruolo nel
modificare le condizioni dell'economia reale. Oggi con la situazione
di fortissima interconnessione planetaria pensiamo di poter
continuare a gestire gli equilibri o meglio gli squilibri mondiali
con il pompaggio (Q.E.) e assorbimento (Tapering) e delle banche
centrali?
E'
la mega-finanza dell'ipercapitalismo postmoderno che segna il
tempo...che batte il ritmo!
E'
Il tempo postmoderno della finanziarizzazione globale e, per dirla
con le parole del Prof. Piero Bevilacqua, in questo tempo: "Il
capitalismo va costruendosi culture strumentali di breve periodo, che
frammentano la conoscenza e abbassano l'orizzonte della previsione".
-o-
Oggi,
a distanza di sette anni dalla crisi finanziaria americana e da quella europea, la situazione appare un pò più tranquilla: vedi ad esempio grafici fonte: Confindustria:
scenari economici – giugno 2014)

.

...ecc. ecc.
Se si guarda a questi indicatori ci si chiede se è stato un miracolo a trattenerci dal cadere nel baratro? Si è lavorato sulle cause effettive della crisi
o solo sugli effetti?
Oppure
la dea finanza è rinsavita? A quietarla e' forse stata la mano
invisibile del dio mercato che ha eliminato gli squilibri sistemici e
ha ricomposto le fratture?
La
cura alla grande ipertrofia della finanza è stata forse:
- una migliore e più efficace regolamentazione internazionale?
- una maggior limitazione dell'uso e abuso delle dimensioni finanziarie?
o
forse a quietarla, si fa per dire, sono state le manovre
non ortodosse delle banche centrali?
28/06/2014
Antonello
B.
1Finanzcapitalismo
– la civiltà del denaro in crisi – Luciano Gallino – Einaudi
(2011)
2Vi
ricordate? «Siamo
sul baratro, sì alla grande coalizione» -
intervista ad ex Ministro Renato Brunetta del 3
marzo 2013 (modifica
il 4 marzo 2013) – Corriere delle Sera on line. Leggi
l'articolo: «Siamo
sul baratro, sì alla grande coalizione» -
Corriere.it http://bi.ly/1pJpKfn.
3Dentro
la globalizzazione – le conseguenze sulle persone – Zygmunt
Bauman – Edizioni Laterza – tredicesima edizione 2012.
4Luciano
Gallino – op.cit.
5)
Per non dimenticare quello che è successo nel 2007 in Inghilterra
con la Northern Rock:<<IT WAS a panic that came out of the
blue, writes Bill Jamieson-Anxious queues of depositors outside the
branches of Northern Rock in late 2007 were the first signs that a
massive financial crisis was upon us. Savers had heard that it had
sought and received liquidity support from the Bank England. (The
Scotsman – 16/06/2014).
6Vedi
anche:“Structural causes of the global financial crisis: A
critical assessment of the "New financial architecture" -
Crotty, James - Working Paper, University of Massachusetts,
Department of Economics, No. 2008-14. << The main thesis of
this paper is that the ultimate cause of the current global
financial crisis is to be found in the deeply flawed institutions
and practices of what is often referred to as the New Financial
Architecture (NFA) – a globally integrated system of giant
bank conglomerates and the so-called ‘shadow banking system’ of
investment banks, hedge funds and bank-created Special Investment
Vehicles. (...)>>
7Vedi:
Dodd-Frank: Title XIV - Mortgage Reform and Anti-Predatory Lending
Act:
The 2008 economic depression was triggered in
part by the real estate bubble bursting. Mortgages became
extremely easy to obtain, and many of those mortgages had
predatory provisions that made it difficult for borrowers to pay
off the mortgages in the event that their real estate value
decreased.(...)>>









