La speranza

La speranza

mercoledì 6 settembre 2017

Cresci! Cresci! Accumula! Accumula! Danza! Danza!

Verso modelli post-capitalistici

Alla ricerca di modelli alternativi all'ipercapitalismo
per una società più giusta ed equa!
Contro la miseria e la schiavitù del modello imperante!

Sistemi, Paradigmi, Mutazioni e Paradossi Criminali

Cresci! Cresci! Accumula! Accumula! Danza! Danza!
(I)
Flash e abbagli dal labirinto

Non è più una semplice questione di crisi economica e finanziaria!!!

I messaggi, le dichiarazioni e gli studi che arrivano da diverse e qualificate fonti ci presentano scenari apocalittici e catastrofici per la specie umana.

Vediamone alcuni (ho l’imbarazzo della scelta):

<<Overshoot Day, il 2 agosto 'budget' di risorse naturali esaurito per il pianeta Mai così presto da quando è stato calcolato per la prima volta. A questi ritmi, secondo il Global Footprint Network, per soddisfare il nostro fabbisogno attuale di risorse naturali ci servirebbero 1,7 pianeti. Ma ne abbiamo a disposizione uno solo.>> (cfr: adkronos 1/08/2017)
<<Qualche ragionamento ed alcuni numeri per tutti: la Terra ha 4,5 miliardi di anni ed ha appunto subito le precedenti estinzioni di massa a causa di eventi esterni, con meteoriti, esplosioni di stelle, variazioni di temperatura ed ogni volta ha ricostruito la vita. L’uomo la abita da 200 mila anni ed in 250 anni potrebbe essere il primo caso di estinzione causata dai suoi stessi abitanti.>> (cfr: tablet roma 16/8/2017).

<<Uno studio effettuato dai biologi dell’Università di Stanford e dell’Università nazionale autonoma del Messico dimostra che la Terra sta vivendo la sesta estinzione di massa della sua storia. A rischio intere specie di uccelli, mammiferi, anfibi e rettili.>> (cfr. “Biodiversità a rischio, ecco la sesta estinzione di massa. www.nonsoloambiente.it Valentina Tibaldi 1/9/2017).

<<Iucn, un quarto terre aride è a rischio desertificazione Sos in vista di conferenza Onu in Cina. Almeno un quarto delle terre aride, ovvero gli habitat tipo savana, è già a rischio desertificazione: salvarle richiede investimenti urgenti ma significherebbe mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e garantire sicurezza alimentare a milioni di persone. È l'appello lanciato dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn) in vista della 13/ma sessione della Conferenza delle parti Onu per la lotta alla desertificazione che si apre domani a Ordos, in Cina. Secondo lo Iucn tra il 25 e il 35% delle terre aride è già in fase di degrado. (cfr. ANSA - ROMA, 05 SET 2017).

<<Groenlandia, i ghiacci si stanno sciogliendo. "Il mare si alzerà di 7 metri">> (www.afafriitaliani.it 17/08/2017).

<<L’inquinamento uccide ogni anno 12,6 milioni di persone nel mondo. In pratica una morte su quattro del totale delle morti. E la colpa è dell’acqua poco salubre, dell’aria inquinata, del suolo contaminato, dei cambiamenti climatici, delle radiazioni ultraviolette e delle diverse esposizioni chimiche che sono la causa diretta o indiretta di almeno 103 malattie sulle 133 esaminate e per le quali si evidenzia un nesso causale con l’inquinamento. I dati sono stati diffusi oggi dall’OMS che ha presentato il secondo rapporto su “La prevenzione delle malattie attraverso ambienti sani: una valutazione globale del carico di malattia da rischi ambientali“, che giunge a dieci anni esatti dal primo report sul tema dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.>> (www.simaonlus.it – consultato il 6/9/2017)
-o-

Nel 1982, così scriveva Fritjof Capra[1]:

 << All’inizio degli ultimi due decenni del nostro secolo (Ndr. XX° secolo) ci troviamo in uno stato di crisi profonda a livello mondiale. E’ una crisi complessa, multidimensionale, le cui svariate sfaccettature toccano ogni aspetto della nostra vita: la nostra salute e i nostri mezzi di sussistenza, la qualità del nostro ambiente e dei nostri rapporti sociali, la nostra economia, tecnologia e politica. E’ una crisi di dimensioni intellettuali, morali e spirituali, una crisi di una scala e di un’urgenza che non hanno precedenti nella storia umana. Per la prima volta ci troviamo di fronte alla minaccia, molto reale, dell’estinzione della specie umana e di ogni forma di vita sul nostro pianeta. (…) Ciò di cui abbiamo bisogno, per prepararci alla grande transizione nella quale stiamo per entrare, è  un profondo riesame dei principali presupposti e valori della nostra cultura, un rifiuto di quei modelli concettuali che sono sopravvissuti alla loro utilità, e un nuovo riconoscimento di alcuni fra i valori che abbiamo abbandonato in periodi precedenti della nostra storia culturale. Un mutamento così profondo nella mentalità della cultura occidentale deve essere accompagnato naturalmente da una profonda modificazione della maggior parte dei rapporti sociali e delle forme di organizzazione sociale: da mutamenti che vadano molto oltre le misure superficiali di riaggiustamento economico e politico che vengono presi in considerazione dai capi politici di oggi. (…). Il nostro progresso è stato quindi in gran parte una questione razionale e intellettuale, e quest’evoluzione unilaterale ha raggiunto ora una fase molto preoccupante, una situazione così paradossale da sfiorare la pazzia. Noi siamo in grado di controllare l’atterraggio morbido di sonde spaziali su pianeti lontani, ma siamo incapaci d controllare i gas inquinanti liberati dalle nostre automobili e dalle nostre fabbriche. Proponiamo comunità utopistiche in gigantesche colonie spaziali ma non siamo in grado di amministrare le nostre città. Il mondo commerciale ci fa credere che le enormi industrie che producono cibi per cani e per gatti e cosmetici siano un segno del nostro tenore di vita, mentre gli economisti tentano di dirci che non possiamo “permetterci” un’assistenza sanitaria adeguata, istruzione per tutti o trasporti pubblici all’altezza.>>

Purtroppo dal 1982 ad oggi non c’è stata la svolta che aveva auspicato Fritjof Capra in senso ecologista e sostenibile. Il sistema dominante ha tirato dritto per la sua strada, ed i danni collaterali si sono trasformati in danni diretti e principali.

L’esaurimento delle risorse ambientali, l’estinzione di molte specie animali, la desertificazione, l’inquinamento ecc. sono gli effetti prodotti dalla megamacchina economica-finanziaria schizofrenica e anche, ormai possiamo affermarlo, criminale.

Questa megamacchina non è un dono divino - forse di divino c’è stato solo il comandamento  biblico “ dominerai sugli animali della terra, sui pesci del mare, sui volatili del cielo”- bensì è stata ideata, progettata e realizzata da quell’homo sapiens-sapiens che ha plasmato e miscelato la ragione (scienza e tecnica), le risorse (il capitale e il lavoro), il potere (sistemi politici e modelli economici) in nome (telos) del progresso, del benessere e della felicità.

In questi ultimi 40 anni, il motore della megamacchina, progettato dagli ingegneri e scienziati dei modelli neoliberistici del capitalismo globalizzato, è andato a pieni giri, imprimendo e imponendo una trasformazione sociale, economica e ambiente che non ha precedenti in tutta la storia dell’umanità. Le grandi metamorfosi che si sono generate hanno creato quello che ormai è sotto gli occhi di tutti: un grande caos ed il rischio di collasso globale.

Il telos non è più chiaro, il benessere sta diventando esclusivo dominio di pochi eletti, la felicità è sempre più nascosta, lontana e irraggiungibile per le masse e le moltitudini ed il progresso si sta trasformando rapidamente in regresso.

Riusciranno i nostri eroi Trump, Putin, Erdogan, Modi, Kim Jong-un, Merkel, Xi Ping a ridare il sorriso a quest’umanità e  vita sostenibile al pianeta? 

Ho molti dubbi!!!

(segue..)

06/09/2017

Antonello B.



“Il Punto di svolta. Scienza, società e cultura emergente – Titolo originale “The turning point”- Fritjof Capra – ed. Feltrinelli  XIV ed. 2013) [1]

sabato 10 giugno 2017

Drill baby drill!

DRILL BABY DRILL!

Dalle Trump Towers si sodomizza il mondo

America sospesa tra realtà e menzogne

0ccidente che puzza di vecchiume

L'oriente pronto a prendere il timone del Titanic

Mondo sempre sospeso tra crisi e catastrofe 

Apoteosi della democrazia spettacolo e
vergogna di rappresentanze parlamentari 
che neppure lo stadio può più accogliere

Gli angeli  della storia non volano più neanche all'indietro
Anche Bejamin è morto
Solo diavoli bianchi e neri 
con gemelli ai polsini o coltelli alla mano

Mentre si spiaggiano i figli di spermatozoi 
spruzzati nell'abbondanza della miseria
che sale, sale!

Cresce l'indice Dow Jones
pompato dai quantitative easing
e metadone post moderno del finanzcapitalismo,

Ma la vita non è qualitative easing
si schianta sulla porta serrata della fabbrica chiusa
dei job act che agiscono per precarizzare o per confermarne il solco
voucherizzandoti il futuro
finché non diventi merce di scarto

O sei già ab origine scarto

E gli scarti emergono in ogni dove 
dal labirinto putrido delle megalopoli
dei deserti asciugati dal sole o travolti dall'onda

Cosi si scioglie anche la Groenlandia 
E tutto si fa sempre più liquido

La bomba madre di tutte le bombe ti intima: Drill Baby Drill!
e le terre del Tigri e dell'Eufrate respireranno la polvere dei potenti


Ti rivolgerai a Siri per chiedere che tempo fa la prossima settimana
e Il robot ti risponderà:
"La prossima settimana sole caldissimo
ti consiglio di prendere la crema solare"
Ed ad un tuo grazie risponderà:
"Sono qui per questo e sono felice se tu sia felice".

Spegni l'Ipad soddisfatto

Antropocene docet?
No! Robotcene come nuovo imperatore!

DRILL BABY DRILL

Antonello B.

10 giugno 2017