La speranza

La speranza

domenica 27 luglio 2014

La grande metamorfosi: la lobotomizzazione della democrazia.

Verso modelli post-capitalistici

Alla ricerca di modelli alternativi all'ipercapitalismo
per una società più giusta ed equa!

Diagnostica - I fondamentali: Le grandi patologie.

La metamorfosi delle strutture democratiche: dall'accumulazione capitalistica flessibile alla lobotomizzazione della democrazia.

Flash ed stantanee dal labirinto post-moderno ...

In quest'estate climaticamente strana, l'atmosfera del labirinto appare ancora più caotica ed incerta del solito: i processi di metamorfosi, che ribollono come il magma sotto la placca, difficilmente rivelano quale aspetto avrà la farfalla: per il momento ci accontentiamo del bruco.

Ed il bruco è sempre al lavoro, si nutre incessantemente delle contraddizioni e delle ingiustizie, si gonfia e sgonfia come le bolle speculative sui mercati, lasciando sul campo macerie e disperazione.

Non è pessimismo, ma semplicemente realtà, la realtà di una pioggia estiva.....

.piovono corpi dal cielo:

«Ho visto i corpi cadere giù dal cielo». “ Scene di orrore nei racconti dei primi testimoni della tragedia del Boeing 777 della Malaysia Airlines caduto ieri sera nell’Ucraina dell’est (18 luglio 2014)”


e piovono anche bombe....

<<Gaza, bombe su scuola dell’Onu: 17 morti Israele: “Forse colpita da razzi di Hamas”
Bombardata a Beit Hanoun una scuola dell’Unrwa, l'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in cui erano stati accolti sfollati: uccisi 7 bambini. Ban Ki-Moon: "Tra le vittime anche personale dell'Onu". Al 17° giorno di combattimenti almeno 780 persone hanno perso la vita e i feriti sono almeno 5.050. Il Brasile richiama il suo ambasciatore: "Uso della forza di Israele è sproporzionato". Alitalia riprende i collegamenti da e per Tel Aviv>> (Fonte: Redazione Il Fatto Quotidiano 24 luglio 2014)

E, come se non bastasse ciò che offre il cielo e la terra, sappiamo pescare anche nel mare....

<<Nuova strage di migranti, muoiono in 181
Potrebbe essere ancora più pesante il bilancio della tragedia in mare consumata al largo di Lampedusa, dove sabato scorso è stato soccorso un barcone con centinaia di migranti a bordo (il Tempo – redazione on line 22/07/2014 11:17).>>


Queste sono le piccole e sfuocate immagini del nostro labirinto contemporaneo post-moderno.

E' questo il progresso?

E' questa la nuova condizione sistemica dell'umanità?

Credo che questi eventi abbiano un significato profondo, il significato di un mondo reale che si è sempre più allontanato da quel mondo teorico dell'equilibrio perfetto ed automatico dei mercati che le scuole iper-gettonate del neoliberismo tronfio dell'ultimo trentennio ci ha raccontato e ci hanno imposto.

La metamorfosi

Se il naufragio della Costa Concordia è costato 1,5 mld. di euro, quanto è costato e quanto costerà il naufragio del 2007-2008 dell'ipercapitalismo alle generazioni attuali e a quelle future?

Ma è bene precisare e ricordare che questo naufragio non è il frutto di un ubriacone dell'ultima ora o di uno sniffatore di coca, bensì la risultante di politiche, strutture ed azioni che il sistema ha messo in campo negli ultimi trent'anni.

Ma l'iper-capitalismo è stato tratto in salvo!

Se da un lato abbiamo un mondo sempre più marginalizzato e privo di risorse, dall'altro lato ne abbiamo uno che si nutre della manna del finanziatore di ultima istanza. Infatti, non si è agito per modificare in profondità il sistema, per trasformare la mega-macchina dell'ipercapitalismo in un animale più docile e rispettoso dell'umanità e dell'ecosistema; non si è fatto deleveraging, anzi si è fatto proprio il contrario.

Sono gli enunciati del tipo Within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough”1 che hanno impedito, ad esempio, il tracollo del sistema monetario dell'euro.

Sono i quantitative easing (es. L.T.R.O. nella UEM) delle banche centrali la vera e mega-arma che i vari continenti hanno messo e mettono ogni giorno in campo per tenere in piedi il sistema economico e finanziario dopo il naufragio del 2007 (Grande Crisi Globale).

La cassetta degli attrezzi del neoliberismo e della scuola neoclassica è sempre pronta ad offrire soluzioni pur di imprigionarci nel labirinto e negli ultimi decenni si è trasformata, come abbiamo precedentemente argomentato, in vera e propria religione: la religione del dio mercato.

Ora dobbiamo mettere qualche punto fermo sui principali passaggi o cambiamenti di fase nell'ambito dei processi di metamorfosi del capitalismo che sono avvenuti dopo il 2007.

A questo proposito non posso fare a meno di richiamare l'attenzione su quanto chiaramente argomentato dal Professor Luciano Gallino nel suo saggio “Il colpo di stato di banche e governi – L'attacco alla democrazia in Europa” ( Ed. Einaudi - 2013).

In Europa, secondo Gallino, la crisi bancaria - come “ambiente criminogeno”- si è trasformata in crisi del debito pubblico e questa a sua volta ha innescato la reazione di politiche di austerity che smantellano l'intera struttura del modello sociale europeo, modello che si era consolidato grazie alle conquiste realizzate nei trent'anni successivi alla seconda guerra mondiale.

Detto in modo molto più chiaro e lapidario:

<< (...) Pertanto al di là delle correlazioni matematiche, si può sostenere che mediante la trasformazione della crisi bancaria in crisi del debito pubblico, i governi europei e le organizzazioni internazionali abbiano mirato soprattutto a tre scopi:

  1. occultare i rapporti fra dirigenti politici ed organizzazioni internazionali da un lato, e il sistema finanziario dall'altro, insieme con le responsabilità degli uni e delle altre nel causare la crisi del secondo;
  2. proseguire nel salvataggio delle proprie banche con ogni mezzo possibile;
  3. delegittimare e ridurre al minimo l'intervento dello Stato in ogni settore dell'economia e della società, a partire dai sistemi di protezione sociale, in conformità all'ideologia neoliberale che ha guidato le mosse dei governi Ue in carica nel periodo indicato e tuttora (autunno 2013) le guida.

(…) La trasformazione o, per essere più precisi, il camuffamento della crisi bancaria come crisi prpria del debito pubblico nella Ue è stata definita la più riuscita campagna di relazioni pubbliche mai realizzata>>2

Secondo Gallino c'è stato un vero e proprio colpo di stato che ha preso forma in vari documenti delle autorià UE:
vedi ad esempio:
  • Patto Euro plus del 25 marzo 2011;
  • Six-pack del 13 dicembre 2011;
  • Meccanismo europeo di stabilità (Mes) del 2 febbraio 2012;
  • Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell'Unione economica e monetaria del 2 marzo 2012.

Come dice Gallino, una simile concatenazione di decisioni e procedure determinano “uno svuotamento sostanziale della democrazia nella Ue, ... un cedimento ai poteri della finanza”

E' come se la Grande Crisi Globale avesse innescato un nuovo processo di metamorfosi del sistema capitalistico in base al quale non si mette in discussione il processo di accumulazione degli ultimi decenni, bensì il modello sociale di riequilibrio e redistribuzione che diversi paesi europei, pur con alcune differenze tra di loro, avevano edificato per contenere le forze devastanti della mercificazione.

Siamo entrati in un'epoca in cui le cose sostanziali, quelle che contano per la competizione, il profitto privato e l'equilibrio dei conti, vengono definite e decise anche in poche ore sotto la pressione e il ricatto delle forze del mercato, dello spread, della minaccia del default. I parlamenti possono disquisire all'infinito sui sistemi elettorali (vedi il caso italiano) ma hanno solo qualche settimana per ratificare le riforma pensionistiche, fiscali o del lavoro (vedi in Italia Legge Fornero).

In altre parole, l'ossigeno per i popoli debitori (i popoli dei PIIGS ad esempio) può essere erogato solo a patto che questi facciano, o ratifichino, quanto viene raccomandato loro nelle stanze dei bottoni della nuova tecnocrazia e che mettano prontamente in pratica le RIFORME STUTTURALI.

Riforme strutturali per molti stati che sono rimasti vincolati a sistemi giuridici e costituzioni non più in linea con le esigenze del mercato.

E' emblematico a questo riguardo quanto indicato nel report degli analisti della JP Morgan del 28 maggio 2013:
<<(...)The journey of national political reform.

At the start of the crisis, it was generally assumed that the national legacy problems
were economic in nature. But, as the crisis has evolved, it has become apparent that
there are deep seated political problems in the periphery, which, in our view, need to
change if EMU is going to function properly in the long run.

The political systems in the periphery were established in the aftermath of
dictatorship, and were defined by that experience. Constitutions tend to show a
strong socialist influence, reflecting the political strength that left wing parties gained after the defeat of fascism. Political systems around the periphery typically display several of the following features: weak executives; weak central states relative to regions; constitutional protection of labor rights; consensus building systems which foster political clientalism; and the right to protest if unwelcome changes are made to the political status quo. The shortcomings of this political legacy have been revealed by the crisis. Countries around the periphery have only been partially successful in producing fiscal and economic reform agendas, with governments constrained by constitutions (Portugal), powerful regions (Spain), and the rise of populist parties (Italy and Greece).
There is a growing recognition of the extent of this problem, both in the core and in
the periphery. Change is beginning to take place. Spain took steps to address some of the contradictions of the post-Franco settlement with last year’s legislation enabling closer fiscal oversight of the regions. But, outside Spain little has happened thus far.
The key test in the coming year will be in Italy, where the new government clearly
has an opportunity to engage in meaningful political reform. But, in terms of the idea
of a journey, the process of political reform has barely begun.>>3

Le Costituzioni di paesi come l'Italia, Spagna, Grecia, ecc. sono ormai divenute obsolete. Quelle Costituzioni - che erano nate sulle macerie delle tragedie dei sistemi dittatoriali della prima metà del secolo scorso - oggi, secondo i dettami dell'efficienza dei mercati e delle ideologie neoliberiste, devono essere sottoposte a profonde terapie in quanto non garantirebbero più la stabilità e l'efficienza tanto cara ai mercati.

E procedendo così, da una riforma realizzata o minacciata, si applica quella che può essere definita una TERAPIA DI LOBOTOMIZZAZIONE4 dei principi e strutture che sono alla base del funzionamento della democrazia e della politica con la P maiuscola degli stati.

Il processo di lobotomizzazione parte da lontano ed è strettamente intrecciato con le metamorfosi e le grandi patologie o fratture che la globalizzazione tout court ha porato con sé.

A questo proposito riporto quanto scrive Zygmunt Bauman nel suo saggio “Dentro la globalizzazione – Le conseguenze sulle persone”:

<<(...) Oggi gli stati-nazione non riescono più a far quadrare i conti quando a prevalere nella sfera della propria sovranità sono gli esclusivi interessi della popolazione. E per questo, sempre di più, si trasformano in esecutori e plenipotenziari di forze che non hanno nessuna speranza di controllare sul piano politico. Grazie alla nuova “porosità” di tutte le pretese “economie nazionali” e alla natura effimera, elusiva e non territoriale dello spazio in cui essi operano (…) i mercati finanziari globali “impongono le proprie leggi e regole all'intero pianeta”. La “globalizzazione” non fa altro che estendere la loro logica alla totalità degli aspetti della vita. Gli stati non hanno sufficienti risorse o libertà di manovra per sopportarne la pressione per una semplice ragione: “pochi minuti sono sufficienti a far crollare le imprese e gli stati stessi.>>5

E come dice Gustavo Zagrebelsky :
(..) Ecco, dunque, la pressione delle esigenze della finanza sulla forma di governo democratica (…) <<ce lo chiede L'Europa>>, perchè <<ce lo chiedono i mercati>> Ecco allora il monito: <<I governi non devono farsi condizionare dai rispettivi parlamenti (…) Paralisi della rappresentanza, congelamento della competizione politica, perdita di significanza delle promesse e dei programmi elettorali, condivisione e larghe intese, predominio del governo nella sua versione tecnica ed esecutiva di volontà altrui e sovrastanti: tutto ciò è quanto può riassumersi nell'espressione, ormai d'uso corrente, di <<post-democrazia>>, parola che può assumersi nel significato di 'divieto di discorso sui fini'”.6

La democrazia è diventata dunque post-democrazia e non può più fare un discorso sui fini veri della Politica perchè questi sono ormai “fuori dalla Politica”: “progresso tecnico”, “progresso finanziario” e “accumulazione flessibile del capitale su scala globale” sono le nuove forze di manipolazione della democrazia che - svuotata di significato e priva di potere - resta come il paziente nello stato vegetativo post-lobotomia.

Che cosa rimane delle funzioni politiche di uno Stato se la sua attività sembra ormai essere funzionale ai meccanismi del mercato, funzionale alla tutela dei paesi creditori, funzionali al valore della moneta, funzionale a parametri e vincoli che sono sempre più lontani dalla realtà fatta di disoccupazione crescente, di inaridimento delle risorse naturali, di disuguaglianza ed ingiustizia crescente?

E fino a quando potremo ballare intorno al totem del PIL, che sia un lupo o un agnello, un falco o una colomba? Fino a quando potremo danzare intorno ai parametri del 3%, 60% ecc. ecc., dimenticando il significato profondo che hanno la Democrazia e la Politica come momenti di vero confronto e scelta per rendere meno dura, anche al 99% della popolazione, la vita su questo pianeta?

Ma siamo ancora “about halfway there”, siamo ancora a metà del guado e chissà che forma assumerà la post-democrazia quando l'opera dei mercati sarà completata!


27/7/2014

Antonello B.

1Fonte: Verbatim of the remarks made by Mario Draghi Speech by Mario Draghi, President of the European Central Bank at the Global Investment Conference in London26 July 2012).
2Il colpo di stato di Banche e Governi – L'attacco alla democrazia in Europa – Luciano Gallino – Einaudi (2013)
3The Euro area adjustment: about halfway there – JP Morgan (28 maggio 2013).
4Lobotomia Procedura chirurgica (detta anche leucotomia prefrontale) che consiste nel sezionare le connessioni nervose da e per la corteccia prefrontale, la parte più anteriore dei lobi frontali. Il termine leucotomia deriva dal greco λευκός (bianco) eτομία (taglio), e quindi significa taglio della sostanza bianca, ossia delle zone cerebrali costituite da fasci di assoni mielinizzati, che appaiono bianche rispetto alle zone ricche di corpi cellulari e assoni non mielinizzati, che appaiono grigie. Con l. si indica anche la contemporanea asportazione di sostanza grigia. Questa procedura ha assunto una temporanea notorietà mondiale intorno agli anni Quaranta del 20° secolo, quando veniva praticata come misura terapeutica radicale per pazienti schizofrenici o con altre malattie mentali, con forti disturbi a livello comportamentale; la l. è stata poi definitivamente abbandonata alla fine degli anni Settanta. (Fonte: Encl. Teccani on line)
5 Dentro la globalizzazione – Le conseguenze sull persone – Zygmunt Bauman – Editori Laterza (2012)

6 Contro la dittatura del presente – Perchè è necessario un discorso sui fini- Gustavo Zagrebelsky – Editori Laterza – La Repubblica (2014)

sabato 12 luglio 2014

IPERCAPITALISMO: LE GRANDI METAMORFOSI POSTMODERNE

Le grandi patologie: le metamorfosi dei regimi di accumulazione dell'ipercapitalismo postmoderno

<<Perchè chi si solleva dalla routine, e si pone in conflitto con il dominio che essa nasconde, è anche portatore di ragioni che spesso contengono soluzioni a squilibri, arbitri, ingiustizie. Quelle grandi disarmonie sociali che il potere non comprende, perchè sostengono il palco dei suoi privilegi>> (Piero Bevilacqua)1


I comandamenti della religione del dio mercato - che echeggiano in ogni ogni dove, e che servono per governare il mondo - per citarne solo alcuni sono:

  • credi nella crescita infinita;
  • credi nel mercato che si autoregola;
  • sii imprenditore di te stesso;
  • sii efficiente;
  • sii competitivo;
  • sii produttivo;
  • sii un buon consumatore e non essere mai sazio;
  • sii furbo e scarica le responsabilità all'”esterno”...
  • sii...

Questi dogmi che hanno esaltato l'individualismo hanno finito per atomizzare il sistema sociale e ci hanno fatto perdere di vista il bene comune.

Questi dogmi o mantra dell'iper-finanz-capitalismo postmoderno neoliberista hanno edificato il labirinto che ci imprigiona, hanno scavato buche che si sono trasformate in baratri e fratture; hanno seminato nuove paure, incertezza e precarietà.

E sull'orlo dei baratri hanno conficcato cartelli di avvertimento:

ATTENZIONE / ACHTUNG / PAY ATTENTION TO DEPTHS:

se non fate le RIFORME STRUTTURALI precipiterete nel baratro e sarà la fine”.




Queste riforme strutturali sono dettate dai santoni e apologeti del neoliberalismo, sono quelle riforme che devono essere realizzate per evitare di precipitare, per ridurre lo spread, recuperare il gap, per essere competitivi e flessibili sulla scala produttiva globale:

  • le spending review
  • i fiscal compact
  • le privatizzazioni
  • le liberalizzazioni
  • le flessibilizzazioni
  • ecc ecc

Queste riforme producono cambiamenti, plasmano il labirinto e contribuiscono a definire i processi di metamorfosi della mega macchina del capitalismo contemporaneo.

Credo che l'immagine del giovane cinese di fronte al carro armato nella piazza di Tienanmen (1989) esprima bene in rapporto che si è venuto a creare tra la mega macchina – che non si arresta, che non vuole scendere a compromessi e che vuole il “progresso” - e l'uomo come parte dell'ecosistema.


E' forse proprio il 1989 l'anno di svolta, l'anno in cui inizia a prendere forza la nuova grande trasformazione del capitalismo su scala globale: dal regime di accumulazione produttivista al regime di accumulazione flessibile e finanziaria.

Mentre il primo regime si basava sul paradigma denaro-merce-denaro, il secondo, innescato dalla reazione alla stagnazione dell'economia degli anni settanta, si basa sull'accumulazione denaro -denaro.

Circa un quarto di secolo dopo, la Grande Crisi Globale (2007 tutt'ora in corso) ha messo a nudo i meccanismi perniciosi di questo nuovo regime, ha portato alla luce le sue profonde contraddizioni e ha rappresentato un vero e proprio infarto del sistema.

Ma purtroppo dai paradigmi e dai dogmi di questo nuovo regime di accumulazione capitalistico non si esce: non si è agito e non si agisce sulla mega-macchina per rimuovere le cause che a cicli continui producono le diverse patologie (dette crisi dai santoni), infatti si è preferito continuare a:

  • pompare soldi nel circuito finanziario internazionale (vedi mega quantitative easing);
  • esaltare i benefici della crescita economica;
  • liberalizzare e flessibilizzare;
  • enfatizzare l'importanza delle esportazioni.
    Si è inoltre abbandonato la caccia al mostro dell'inflazione per convertirsi prontamente alla caccia ad un nuovo mostro quello della deflazione.

E così mentre il tempo passa il sistema continua il suo processo di metamorfosi: l'accumulazione finanziaria basata sull'ingegneria finanziaria non basta più per sfamare l'avidità, occorre passare all'accumulazione per spoliazione e a quella criminale. 

I mega scandali finanziari degli ultimi decenni sono lì a confermare che questa metamorfosi è ad
uno stadio molto avanzato e ad oggi non vedo inversioni di tendenza.

Promemoria di alcuni dei maggiori scandali finanziari:

  • Barings Bank Collapse (1995)
  • ImClone Systems Insider Trading (2001)
  • The Scandal: Enron Bankruptcy (2001)
  • WorldCom (2002)
  • American Insurance Group
  • Lehman Brothers Collapse (2008)
  • Bernie Madoff Investments (2008)
    ….
  • Cirio,
  • Parmalat
  • MPS
  • Banche e scandali, per i big un conto da 120 miliardi” (sole 24 ore 30 luglio 2013)

  • ecc

La conferma che il sistema è strutturato per la spoliazione ci viene dal fatto che non si registrano vere e proprie punizioni per l'attività criminogena, anzi in molti casi si verifica una situazione che è solo in apparenza paradossale ma che in realtà confermerebbe la legge del saccheggio in quanto vengono riconosciuti bonus e mega liquidazioni a chi ha gestito il potere al vertice di quelle istituzioni al centro degli scandali.

E mentre quei signori si godono le loro liquidazioni da nababbi nei loro paradisi più o meno fiscali, noi ce ne stiamo nel labirinto dove la povertà avanza e si trasforma in miseria.

A questo proposito ci serviamo dell'ultimo rapporto della Caritas per evidenziare l'avanzata della povertà:2






A queste statistiche si contrappongono quelle riguardanti gli HNWI dell'ultimo rapporto “World Wealth Report - 2013” di Capgemni.



Da un lato peggiora progressivamente la condizione della maggioranza della popolazione, dall'altro il processo di accumulazione al vertice della piramide cresce senza sosta e recupera il livelli ante crisi.

Ma quale progresso abbiamo raggiunto? Forse solo quello di chi si arricchisce al vertice della piramide sociale?

E' molto chiaro a questo proposito Luciano Gallino quando dice:

<<Gli studi i quali spiegano le disuguaglianze globali non come l'effetto dello sviluppo tecnologico, bensì come l'esito di una grandiosa redistribuzione del reddito dal basso verso l'alto, mediante la quale i ricchi si arricchiscono ulteriormente impoverendo i poveri, sembrano avere fondamenta assai più solide.>>3

Dove vogliamo andare di questo passo? 

Sorgono spontanee altre domande sul ruolo che giocano le istituzioni in quei paesi che si definiscono democratici:

  • ha ancora senso parlare di democrazia nei paesi occidentali in cui i livelli di disuguaglianza hanno raggiunto livelli insopportabili di totale ingiustizia?
  • perchè i regimi democratici non sono più in grado di contrastare queste patologie, il saccheggio delle risorse naturali, ecc?
  • la democrazia ha subito anch'essa un processo di metamorfosi in base al quale i suoi sistemi valoriali sono rimasti imprigionati in una crisalide mummificata?

Possiamo concludere queste previ note con quanto citato nel libro “Il grande saccheggio” di Piero Bevilacqua:

<<Ha scritto in proposito Fritjof Capra:
noi siamo in grado di controllare l'atterraggio morbido di sonde spaziali su pianeti lontani, ma siamo incapaci di controllare i gas inquinanti liberati dalle nostre automobili e dalle nostre fabbriche. Proponiamo comunità utopistiche in gigantesche colonie spaziali, ma non siamo in grado di amministrare le nostre città: Il mondo commerciale ci fa credere che le enormi industrie che producono cibo per cani e per gatti e cosmetici siano un segno del nostro alto tenore di vita, mentre gli economisti tentano di dirci che non possiamo “permetterci” un'assistenza sanitaria adeguata, istruzione per tutti o trasporti pubblici all'altezza. (Il Punto di svolta. Scienza, società e cultura emergente – F. Capra Feltrinelli – 2004 – op cit. in Bevilacqua).

Mi chiedo fino a che punto andrà avanti questo processo di metamorfosi?

Fino al punto in cui «Una mattina Gregor Samsa si svegliò da sogni angosciosi e si trovò trasformato in un mostruoso insetto.» (Kafka – La Metamorfosi)....

12 luglio 2014

Antonello B.


1 Il grande saccheggio – l'età del capitalismo distruttivo – Piero Bevilacqua – Editore Laterza – 2011.
2 False partenze -Rapporto 2014 sulla povertà ed esclusione sociale in Italia – Caritas – Luglio 2014

3 Il colpo di Stato di Banche e Governi – L'attacco alla democrazia in Europa – Luciano Gallino – Einaudi - 2013