Verso
modelli post-capitalistici
Alla
ricerca di modelli alternativi all'ipercapitalismo
per una società
più giusta ed equa!
Diagnostica
- I fondamentali: Le grandi patologie.
La
metamorfosi delle strutture democratiche: dall'accumulazione
capitalistica flessibile alla lobotomizzazione della democrazia.
Flash
ed stantanee dal labirinto post-moderno ...
In
quest'estate climaticamente strana, l'atmosfera del labirinto appare
ancora più caotica ed incerta del solito: i processi di metamorfosi,
che ribollono come il magma sotto la placca, difficilmente rivelano
quale aspetto avrà la farfalla: per il momento ci accontentiamo del
bruco.
Ed
il bruco è sempre al lavoro, si nutre incessantemente delle
contraddizioni e delle ingiustizie, si gonfia e sgonfia come le bolle
speculative sui mercati, lasciando sul campo macerie e disperazione.
Non
è pessimismo, ma semplicemente realtà, la realtà di una pioggia
estiva.....
….piovono
corpi dal cielo:
«Ho
visto i corpi cadere giù dal cielo». “ Scene di orrore nei
racconti dei primi testimoni della tragedia del Boeing 777 della
Malaysia Airlines caduto ieri sera nell’Ucraina dell’est (18
luglio 2014)”
e
piovono anche bombe....
<<Gaza,
bombe su scuola dell’Onu: 17 morti Israele: “Forse colpita da
razzi di Hamas”
Bombardata
a Beit Hanoun una scuola dell’Unrwa, l'Agenzia Onu per i rifugiati
palestinesi, in cui erano stati accolti sfollati: uccisi 7 bambini.
Ban Ki-Moon: "Tra le vittime anche personale dell'Onu". Al
17° giorno di combattimenti almeno 780 persone hanno perso la vita e
i feriti sono almeno 5.050. Il Brasile richiama il suo ambasciatore:
"Uso della forza di Israele è sproporzionato". Alitalia
riprende i collegamenti da e per Tel Aviv>> (Fonte:
Redazione
Il Fatto Quotidiano
24
luglio
2014)
E,
come se non bastasse ciò che offre il cielo e la terra, sappiamo
pescare anche nel mare....
<<Nuova
strage di migranti, muoiono in 181
Potrebbe
essere ancora più pesante il bilancio della tragedia in mare
consumata al largo di Lampedusa, dove sabato scorso è stato soccorso
un barcone con centinaia di migranti a bordo (il Tempo – redazione
on line 22/07/2014 11:17).>>
Queste
sono le piccole e sfuocate immagini del nostro labirinto
contemporaneo post-moderno.
E'
questo il progresso?
E'
questa la nuova condizione sistemica dell'umanità?
Credo
che questi eventi abbiano un significato profondo, il significato di
un mondo reale che si è sempre più allontanato da quel mondo
teorico dell'equilibrio perfetto ed automatico dei mercati che le
scuole iper-gettonate del neoliberismo tronfio dell'ultimo trentennio
ci ha raccontato e ci hanno imposto.
La metamorfosi
Se
il naufragio della Costa Concordia è
costato 1,5 mld. di euro, quanto è costato e quanto costerà il
naufragio del 2007-2008 dell'ipercapitalismo alle generazioni attuali
e a quelle future?
Ma
è bene precisare e ricordare che questo naufragio non è il frutto
di un ubriacone dell'ultima ora o di uno sniffatore di coca, bensì
la risultante di politiche, strutture ed azioni che il sistema ha
messo in campo negli ultimi trent'anni.
Ma
l'iper-capitalismo è stato tratto in salvo!
Se
da un lato abbiamo un mondo sempre più marginalizzato e privo di
risorse, dall'altro lato ne abbiamo uno che si nutre della manna del
finanziatore di ultima istanza. Infatti, non si è agito per
modificare in profondità il sistema, per trasformare la
mega-macchina dell'ipercapitalismo in un animale più docile e
rispettoso dell'umanità e dell'ecosistema; non si è fatto
deleveraging, anzi si è fatto proprio il contrario.
Sono
gli enunciati del tipo “Within
our mandate, the ECB is ready to
do whatever it takes
to preserve the euro.
And believe me, it will be enough”1
che hanno impedito, ad esempio,
il tracollo del sistema monetario dell'euro.
Sono
i quantitative easing (es.
L.T.R.O. nella UEM)
delle banche centrali la
vera e mega-arma che i vari continenti hanno messo e mettono ogni
giorno in campo per tenere in piedi il sistema economico e
finanziario dopo il naufragio del 2007 (Grande
Crisi Globale).
La
cassetta degli attrezzi del neoliberismo e della scuola
neoclassica è sempre pronta ad offrire soluzioni pur di
imprigionarci nel labirinto e negli ultimi decenni si è trasformata,
come abbiamo precedentemente argomentato, in vera e propria
religione: la religione del dio mercato.
Ora
dobbiamo mettere qualche punto fermo sui principali passaggi o
cambiamenti di fase nell'ambito dei processi di metamorfosi del
capitalismo che sono avvenuti dopo il 2007.
A
questo proposito non posso fare a meno di richiamare l'attenzione su
quanto chiaramente argomentato dal Professor Luciano Gallino nel suo
saggio “Il colpo di stato di banche e governi – L'attacco alla
democrazia in Europa” ( Ed. Einaudi - 2013).
In
Europa, secondo Gallino, la crisi bancaria - come “ambiente
criminogeno”- si è trasformata in crisi del debito pubblico
e questa a sua volta ha innescato la reazione di politiche di
austerity che smantellano l'intera struttura del modello
sociale europeo, modello che si era consolidato grazie alle
conquiste realizzate nei trent'anni successivi alla seconda guerra
mondiale.
Detto
in modo molto più chiaro e lapidario:
<<
(...) Pertanto al di là delle correlazioni matematiche, si può
sostenere che mediante la trasformazione della crisi bancaria in
crisi del debito pubblico, i governi europei e le organizzazioni
internazionali abbiano mirato soprattutto a tre scopi:
- occultare i rapporti fra dirigenti politici ed organizzazioni internazionali da un lato, e il sistema finanziario dall'altro, insieme con le responsabilità degli uni e delle altre nel causare la crisi del secondo;
- proseguire nel salvataggio delle proprie banche con ogni mezzo possibile;
- delegittimare e ridurre al minimo l'intervento dello Stato in ogni settore dell'economia e della società, a partire dai sistemi di protezione sociale, in conformità all'ideologia neoliberale che ha guidato le mosse dei governi Ue in carica nel periodo indicato e tuttora (autunno 2013) le guida.
(…)
La trasformazione o, per essere più precisi, il camuffamento della
crisi bancaria come crisi prpria del debito pubblico nella Ue è
stata definita la più riuscita campagna di relazioni pubbliche mai
realizzata>>2
Secondo
Gallino c'è stato un vero e proprio colpo di stato che ha
preso forma in vari documenti delle autorià UE:
vedi
ad esempio:
- Patto Euro plus del 25 marzo 2011;
- Six-pack del 13 dicembre 2011;
- Meccanismo europeo di stabilità (Mes) del 2 febbraio 2012;
- Trattato sulla stabilità, il coordinamento e la governance nell'Unione economica e monetaria del 2 marzo 2012.
Come
dice Gallino, una simile concatenazione di decisioni e procedure
determinano “uno svuotamento
sostanziale della democrazia nella Ue, ... un cedimento ai poteri
della finanza”
E'
come se la Grande Crisi Globale avesse innescato un nuovo processo
di metamorfosi del sistema capitalistico in base al quale non si
mette in discussione il processo di accumulazione degli ultimi
decenni, bensì il modello sociale di riequilibrio e redistribuzione
che diversi paesi europei, pur con alcune differenze tra di loro,
avevano edificato per contenere le forze devastanti della
mercificazione.
Siamo
entrati in un'epoca in cui le cose sostanziali, quelle che contano
per la competizione, il profitto privato e l'equilibrio dei conti,
vengono definite e decise anche in poche ore sotto la pressione e il
ricatto delle forze del mercato, dello spread, della minaccia del
default. I parlamenti possono disquisire all'infinito sui sistemi
elettorali (vedi il caso italiano) ma hanno solo qualche settimana
per ratificare le riforma pensionistiche, fiscali o del lavoro (vedi
in Italia Legge Fornero).
In
altre parole, l'ossigeno per i popoli debitori (i popoli dei PIIGS ad
esempio) può essere erogato solo a patto che questi facciano, o
ratifichino, quanto viene raccomandato loro nelle stanze dei bottoni
della nuova tecnocrazia e che mettano prontamente in pratica le
RIFORME STUTTURALI.
Riforme
strutturali per molti stati che sono rimasti vincolati a sistemi
giuridici e costituzioni non più in linea con le esigenze del
mercato.
E'
emblematico a questo riguardo quanto indicato nel report degli
analisti della JP Morgan del 28 maggio 2013:
<<(...)The
journey of national political reform.
At
the start of the crisis, it was generally assumed that the national
legacy problems
were
economic in nature. But, as the crisis has evolved, it has become
apparent that
there
are deep seated political problems in the periphery, which, in our
view, need to
change
if EMU is going to function properly in the long run.
The
political systems in the periphery were established in the aftermath
of
dictatorship,
and were defined by that experience. Constitutions tend to show a
strong
socialist influence, reflecting the political strength that left wing
parties gained after the defeat of fascism.
Political systems around the periphery typically
display several of the following features: weak executives; weak
central states relative to regions; constitutional protection of
labor rights; consensus building systems which foster political
clientalism; and the right to protest if unwelcome changes are made
to the political status quo. The
shortcomings of this political legacy have been revealed by the
crisis. Countries around the periphery have only been partially
successful in producing fiscal and economic reform agendas, with
governments constrained by constitutions (Portugal), powerful regions
(Spain), and the rise of populist parties (Italy and Greece).
There
is a growing recognition of the extent of this problem, both in the
core and in
the
periphery. Change is beginning to take place. Spain took steps to
address some of the contradictions of the post-Franco settlement with
last year’s legislation enabling closer fiscal oversight of the
regions. But, outside Spain little has happened thus far.
The
key test in the coming year will be in Italy, where the new
government clearly
has
an opportunity to engage in meaningful political reform. But, in
terms of the idea
of
a journey, the process of political reform has barely begun.>>3
Le
Costituzioni di paesi come l'Italia, Spagna, Grecia, ecc. sono ormai
divenute obsolete. Quelle Costituzioni - che erano nate sulle macerie
delle tragedie dei sistemi dittatoriali della prima metà del secolo
scorso - oggi, secondo i dettami dell'efficienza dei mercati e delle
ideologie neoliberiste, devono essere sottoposte a profonde terapie
in quanto non garantirebbero più la stabilità e l'efficienza tanto
cara ai mercati.
E
procedendo così, da una riforma realizzata o minacciata, si applica
quella che può essere definita una TERAPIA DI LOBOTOMIZZAZIONE4
dei principi e strutture che sono alla base del funzionamento della
democrazia e della politica con la P maiuscola degli stati.
Il
processo di lobotomizzazione parte da lontano ed è strettamente
intrecciato con le metamorfosi e le grandi patologie o fratture che
la globalizzazione tout court ha porato con sé.
A
questo proposito riporto quanto scrive Zygmunt Bauman nel suo saggio
“Dentro la globalizzazione – Le conseguenze sulle persone”:
<<(...)
Oggi gli stati-nazione non riescono più a far quadrare i conti
quando a prevalere nella sfera della propria sovranità sono gli
esclusivi interessi della popolazione. E per questo, sempre di più,
si trasformano in esecutori e plenipotenziari di forze che non hanno
nessuna speranza di controllare sul piano politico. Grazie alla nuova
“porosità” di tutte le pretese “economie nazionali” e alla
natura effimera, elusiva e non territoriale dello spazio in cui essi
operano (…) i mercati finanziari globali “impongono le proprie
leggi e regole all'intero pianeta”. La “globalizzazione” non fa
altro che estendere la loro logica alla totalità degli aspetti della
vita. Gli stati non hanno sufficienti risorse o libertà di manovra
per sopportarne la pressione per una semplice ragione: “pochi
minuti sono sufficienti a far crollare le imprese e gli stati
stessi.>>5
E
come dice Gustavo Zagrebelsky :
“(..)
Ecco, dunque, la pressione delle esigenze della finanza sulla forma
di governo democratica (…) <<ce lo chiede L'Europa>>,
perchè <<ce lo chiedono i mercati>> Ecco allora il
monito: <<I governi non devono farsi condizionare dai
rispettivi parlamenti (…) Paralisi della rappresentanza,
congelamento della competizione politica, perdita di significanza
delle promesse e dei programmi elettorali, condivisione e larghe
intese, predominio del governo nella sua versione tecnica ed
esecutiva di volontà altrui e sovrastanti: tutto ciò è quanto può
riassumersi nell'espressione, ormai d'uso corrente, di
<<post-democrazia>>,
parola che può assumersi nel significato di 'divieto di discorso sui
fini'”.6
La
democrazia è diventata dunque post-democrazia e non
può più fare un discorso sui fini veri della Politica perchè
questi sono ormai “fuori dalla Politica”: “progresso tecnico”,
“progresso finanziario” e “accumulazione flessibile del
capitale su scala globale” sono le nuove forze di manipolazione
della democrazia che - svuotata di significato e priva di potere -
resta come il paziente nello stato vegetativo post-lobotomia.
Che
cosa rimane delle funzioni politiche di uno Stato se la sua attività
sembra ormai essere funzionale ai meccanismi del mercato, funzionale
alla tutela dei paesi creditori, funzionali al valore della moneta,
funzionale a parametri e vincoli che sono sempre più lontani dalla
realtà fatta di disoccupazione crescente, di inaridimento delle
risorse naturali, di disuguaglianza ed ingiustizia crescente?
E
fino a quando potremo ballare intorno al totem del PIL, che
sia un lupo o un agnello, un falco o una colomba? Fino a quando
potremo danzare intorno ai parametri del 3%, 60% ecc. ecc.,
dimenticando il significato profondo che hanno la Democrazia e la
Politica come momenti di vero confronto e scelta per rendere meno
dura, anche al 99% della popolazione, la vita su questo pianeta?
Ma
siamo ancora “about halfway there”, siamo ancora a metà del
guado e chissà che forma assumerà la post-democrazia quando l'opera
dei mercati sarà completata!
27/7/2014
Antonello
B.
1Fonte:
Verbatim of the remarks made by Mario Draghi Speech
by Mario Draghi, President of the European Central Bank at the
Global Investment Conference in London26 July 2012).
2Il
colpo di stato di Banche e Governi – L'attacco alla democrazia in
Europa – Luciano Gallino – Einaudi (2013)
3The
Euro area adjustment: about halfway there – JP Morgan (28 maggio
2013).
4Lobotomia
Procedura
chirurgica (detta anche leucotomia prefrontale) che consiste nel
sezionare le connessioni nervose da e per la corteccia prefrontale,
la parte più anteriore dei lobi frontali. Il termine leucotomia
deriva dal greco λευκός
(bianco)
eτομία
(taglio),
e quindi significa taglio della sostanza bianca, ossia delle zone
cerebrali costituite da fasci di assoni mielinizzati, che appaiono
bianche rispetto alle zone ricche di corpi cellulari e assoni non
mielinizzati, che appaiono grigie. Con l. si indica anche la
contemporanea asportazione di sostanza grigia. Questa procedura ha
assunto una temporanea notorietà mondiale intorno agli anni
Quaranta del 20° secolo, quando veniva praticata come misura
terapeutica radicale per pazienti schizofrenici o con altre malattie
mentali, con forti disturbi a livello comportamentale; la l. è
stata poi definitivamente abbandonata alla fine degli anni Settanta.
(Fonte: Encl. Teccani on line)
5
Dentro la globalizzazione – Le conseguenze sull persone –
Zygmunt Bauman – Editori Laterza (2012)
6
Contro la dittatura del presente – Perchè è necessario un
discorso sui fini- Gustavo Zagrebelsky – Editori Laterza – La
Repubblica (2014)






